Selvaggia Lucarelli attacca Jessica Morlacchi; Memo Remigi passa alle vie legali
Il caso della settimana fra
Jessica Morlacchi e
Memo Remigi è stato commentato anche da
Selvaggia Lucarelli, ma quando (dopo la puntata di
Ballando con le Stelle) l'ex voce dei Gazosa ha accusato la giudice di essere troppo nervosa lei ha sbottato.
"Mi sono capitati sotto mano più di un post. Che dire? Immagino il nervosismo che ti pervade quando si vede ballare il proprio fidanzatino con la bellissima ballerina" - ha scritto Jessica Morlacchi - "Quindi ci sta. Poi magari subentra anche il ciclo. Poi in questo caso si parte da una base di veleno d'animo puro. Insomma.. Comprendo, comprendo".
Il post è durato sui social poco, ma
Selvaggia Lucarelli lo ha condiviso sul proprio profilo Instagram con un commento pungente.
"Quando è scoppiato il caso Memo Remigi ho scritto che per me Memo Remigi poteva starsene a casa come deciso dalla Rai senza rimpianti e andava bene così, ma che la vittima del suo palpeggiamento aveva molto da imparare da questa vicenda. E lo dicevo perché la vedevo sempre ridacchiare e scocciarsi quando si parlava di epiteti sessisti a me rivolti, la vedevo sempre dalla parte dei maschi. L’avevo quindi invitata a riflettere perché che sia una palpata o un “troi*”, la matrice è la stessa (qualche analfabeta funzionale ha capito che assolvessi Remigi, che mestizia). Piccata dalle mie osservazioni, oggi scrive questa specie di disastro sessista tra pregiudizi avvilenti su invidie femminili e acidità da mestruazioni. Appunto, non sbagliavo. Si può essere vittime di Memo Remigi e pensare come Memo Remigi, non c’è nulla di strano. Ma molto di deprimente. Fossi in Serena Bortone mi sceglierei affetti meno instabili, in futuro".
Selvaggia Lucarelli risponde a Jessica Morlacchi, nel mentre Memo Remigi è passato alle vie legali
E in tutto ciò che fine ha fatto
Memo Remigi? Il cantante è passato alle vie legali.
“Sono moralmente distrutto. Alla mia età non è facile superare il grave stato d’animo in cui la azienda Rai, alla quale ho legato tutta la mia vita artistica, mi ha ridotto. Il provvedimento, con il quale sono stato espulso da un programma a cui stavo dando la collaborazione più convinta ed entusiastica, mi pare ingiusto per la sproporzionata gravità della condanna inflittami, senza neppure aver sentito le mie ragioni e considerato le mie scuse”.
E ancora:
“Ho bisogno di riposo, di silenzio e di cure, sperando di riprendere le mie forze e la mia tranquillità. Ho, comunque, dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma di Roma di esaminare, sotto il profilo legale, la via più idonea per la tutela della mia dignità di uomo e di artista“.