Samuel Peron replica a Selvaggia Lucarelli sull’affaire Iva Zanicchi e svela un retroscena

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L'affaire Iva Zanicchi continua a far chiacchierare tutti i salotti di Rai1 e oggi pomeriggio anche Serena Bortone ha affrontato il caso intervistando Samuel Peron. "Prima dell'esibizione Iva era un vulcano in sala delle stelle, io ho riso moltissimo! In pista ero stanco dalle risate che mi ha fatto fare". Quando la conduttrice gli ha chiesto come mai avesse riso dopo che Iva Zanicchi gli aveva sussurrato all'orecchio la parola con la T rivolta a Selvaggia Lucarelli, il ballerino ha fatto delle precisazioni.
“Io ho riso dopo che è stata data la votazione, che Iva si è girata verso di me e io, quando si è avvicinata, ho capito ‘porca T’ [...] ma veramente, perché c’è un brusio costante nello studio. Io avevo capito che era una sua considerazione rivolta al voto, al giudizio che avevano dato, io avevo capito questo. Non avrei mai riso ad un'offesa ad una donna. Quando poi siamo usciti e si sono avvicinati gli autori per quello che era successo, lì ho preso consapevolezza di quello che stava accadendo. E infatti poi Iva, a fine trasmissione, si è precipitata subito dalla Lucarelli a scusarsi per la mancanza di rispetto. Io lì per lì non avevo capito che era rivolto a lei".
A non piacere a Selvaggia Lucarelli anche l'appellativo "amore mio bello" che Samuel Peron le aveva rivolto in puntata.
"Mi ha accusato di avere 'troppa confidenza' quando l'ho chiamata 'amore mio bello', io l'ho chiamata così perché lei aveva detto 'che palle'. Poi lei stessa ha sempre detto che non capisce niente di ballo. [...] Il dirmi 'che palle' mi ha aperto le porte al tono confidenziale".

Samuel Peron, le parole di Selvaggia Lucarelli su quel "amore mio bello"

Ma cosa aveva detto Selvaggia su Samuel? Precisamente questo:
"Il ballerino Peron aveva risposto alla mia critica sul ballo dicendo “amore mio bello tu non capisci niente di ballo”. Ora, al di là della comicità del ritenere 4 passi ballati dalla Zanicchi materiale che possa giudicare solo un ballerino con due ori in competizioni internazionali (e poi che noia ‘sta storia), quell’AMORE MIO BELLO TU NON CAPISCI è da manuale del mansplaining. E cioè: da una parte ti tolgo autorevolezza (non sono Selvaggia Lucarelli, no, sono sua sorella, anzi la nipotina che chiama “amore mio bello”), dall’altra ti dico che non capisci niente, attaccando la professionalità e il ruolo, non il giudizio in sé”.