Rocco Siffredi fa una confessione su Stefano De Martino: “Peggio di me”

02 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Rocco Siffredi parla di Stefano De Martino

Nel suo settore Rocco Siffredi è un vero leader, nessuno è mai stato così tanto popolare e apprezzato, anche per questo Netflix gli ha dedicato una serie. Ospite a Gurulandia l’attore ha rivelato chi vedrebbe bene come suo erede naturale. Rocco Siffredi ha spiegato che ad oggi l’unico come lui (anzi, peggio) è Stefano De Martino.

“Il mio erede naturale? Fuori dal mio settore prima ce n’erano un paio e prima ti avrei detto Francesco Totti e Cassano. Ma ora ce n’è uno vero e non fa parte del mondo del calcio. C’è questo che è forse pure peggio di me, Stefano De Martino. Lui ve lo assicuro… non ci siamo visti in quell’ambito del mio lavoro, ma posso dirti che è così. Io non mi sbaglio mai. Lui avrebbe potuto fare il mio lavoro a occhi chiusi. Non solo per la bellezza e le doti fisiche, ma perché è super performante. Chiedete a Belen. Stefano è il numero uno vero ed è peggio di me”.

E in effetti è tutto vero, in un’intervista Belen ha specificato che da certi punti di vista Stefano è stato l’uomo migliori con la quale è stata.

Rocco Siffredi su Alessandro Borghi.

“La serie su Netflix è la mia vita reale, è il 110%. Qualche parte è stata fatta romanzata è solo per proteggere le persone della mia famiglia, alla quale sono stati cambiati anche i nomi, in realtà io non sarei mai in grado di raccontare la mia vita facendo finta di essere qualcun altro. Un sequel? Non so se ci sarà una seconda serie. Già fare una serie su uno che vive è complicato, se poi fai una seconda stagione allora vuol dire che ha fatto una brutta fine.

Borghi l’ho scelto io, scelta condivisa con la produzione, Lorenzo Mieli. L’idea era, o sconosciuto, o famoso, ma che deve avere dei requisiti. Io ho detto ‘ce n’è uno che può rappresentarmi al top ed è Borghi’. Oltre al fatto che lo amavo, l’ho adorato in Suburra e nel film in cui ha fatto Cucchi. È stato veramente top. L’unica cosa in cui non era me stesso era quella con le donne, perché ogni tanto lo vedevo arrabbiato. Inizialmente si era pensato di farmi fare una protesi per lui. In realtà lui non ne ha avuto bisogno e me l’ha ridata. Lui è grande”.

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