Raffaella Mennoia si apre su una faccenda molto privata e dolorosa

31 Mag 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Raffaella Mennoia Uomini e Donne

Siamo abituati a vedere Raffaella Mennoia a Uomini e Donne, o sui social dove parla di Temptation Island e in generale delle trasmissioni per le quali lavora da anni, ma questa volta la storica autrice tv ha deciso di mostrare un’altra parte di sé, decisamente più privata. La collaboratrice di Maria De Filippi in occasione della giornata mondiale della sclerosi multipla, ha raccontato di quando le hanno diagnosticato erroneamente la malattia neurodegenerativa, causandole poi gravi danni fisici e anche psicologici.

“Chi mi conosce sa che non parlo mai della mia vita privata. Tuttavia, oggi voglio fare un’eccezione perché ieri è stata la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla e dopo molti anni ho deciso di condividere con voi un’esperienza che mi ha profondamente toccato e che ha cambiato il corso della mia vita.

Anni fa, dopo alcuni disturbi fisici, mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune chiamata polineuropatia. Questa malattia avrebbe portato gradualmente all’atrofia di alcuni muscoli e la diagnosi è stata molto spietata. Ho attraversato momenti molto bui e ho trascorso due anni di cure presso l’Ospedale Gemelli, dove ho ricevuto immunoglobuline e una forte terapia a base di cortisone.

Ogni mese per ben due anni sono stata ricoverata in day-hospital per una settimana.

Inizialmente, ho deciso di non parlare di questa malattia perché ho capito che il dolore è qualcosa di molto personale e intimo. Tuttavia, mi rendevo conto che le persone ricoverate insieme a me non avevano gli stessi sintomi che avevo io, quindi ho deciso di indagare e di recarmi presso la Mayo Clinic, un ospedale di grande importanza all’estero. Dopo circa 15 giorni di ricovero ho ricevuto una nuova diagnosi”.

Raffaella Mennoia: “Da quella diagnosi sbagliata ho avuto problemi psicologici”.

“Fortunatamente, questa diagnosi ha escluso la malattia autoimmune. – ha continuato Raffaella Mennoia – Ai tempi non mi sentii di denunciare i medici che hanno commesso errori nella diagnosi, anche se mi hanno causato gravi problemi fisici e psicologici a causa dei due anni di terapia a base di cortisone. Oggi però, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, voglio sostenere tutti coloro che vivono con questa malattia e incoraggiare la ricerca scientifica per trovare nuove terapie e una cura definitiva.

Ho deciso di condividere con voi la mia esperienza così dolorosa perché spero che possa essere d’aiuto a persone che potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Questa esperienza mi ha reso particolarmente sensibile e vorrei che ci fosse un maggior impegno da parte di tutti nel sostenere le donazioni per la ricerca su questa malattia. È una malattia devastante e solo chi ne soffre sa veramente cosa significhi. Spero che la mia testimonianza sia utile”.

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