Puff Daddy, la mossa di Lady Gaga: “Tra le poche ad aver fatto qualcosa”

28 Set 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Puff Daddy parla Lady Gaga

Sono moltissime le celebrità che per anni sono state ospiti ai famosi festini di Puff Daddy, ma tante altre invece ne sono state alla larga. C’è anche chi ha cercato di fare qualcosa prendendo posizioni scomode e potenzialmente pericolose e questo è il caso di Lady Gaga. Secondo il New York Post e il The Economic Times, la Germanotta avrebbe dato un ultimatum al suo potentissimo studio legale, lo stesso che fino alla scorsa primavera seguiva il cantante che adesso è in carcere: o lei o Sean Combs. Pare che i legali abbiano deciso di scaricare Puff Daddy perché temevano che un possibile addio di Gaga avrebbe spronato altri clienti a fare lo stesso.

Sui social la decisione della Germanotta è piaciuta ai suoi fan: “Lei è tra le poche ad aver fatto attivamente qualcosa“.

Puff Daddy e la spallata di Lady Gaga.

“Il potente studio legale di Manhattan Grubman, Shire, Meiselas & Sacks, che rappresenta la maggior parte dei grandi nomi dell’industria musicale, ha cacciato il rapper ribelle Sean Combs. Un portavoce dello studio ha dichiarato: “La decisione di separarci dal signor Combs è stata presa proattivamente dai soci dello studio alcuni mesi fa, poiché ritenevano che fosse la cosa giusta da fare”.

Ma c’è molto altro dietro. Una nostra fonte e NewsNation hanno riferito che Lady Gaga ha chiesto allo studio di abbandonare Combs, che sta affrontando crescenti accuse di violenza, altrimenti se ne sarebbe andata. Pur di non perdere Gaga (e visti i problemi di Sean), lo studio ha preso la decisione di scaricare Combs. La fonte ha riferito che la cantante di “Poker Face” ha detto chiaramente che avrebbe lasciato il team di legali se non avessero abbandonato l’uomo. E lui è stato cliente dello studio legale per più di 20 anni.

Ma perché il possibile addio di Gaga ha spaventato il potente studio? Secondo quanto riportato dalle fonti, il timore più grande dello studio era che un addio di Gaga avrebbe potuto scatenare un effetto a catena con una corsa all’uscita da parte di altri artisti coraggiosi”.

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