Presentatrice svela perché ha rifiutato l’invito a Belve e difende Mammucari
14 Dic 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Giornalisti, blogger, conduttori, attori, cantanti, utenti sui social e showgirl, in questi giorni moltissime persone famose e non hanno detto la loro sull’intervista di Teo Mammucari a Belve. Ieri anche una nota presentatrice si è espressa su quello che è accaduto e in qualche modo ha difeso Teo dalle critiche del web. Sonia Grey con un video pubblicato su Instagram ha spiegato come mai secondo lei Mammucari non è l’unico colpevole e perché “la verità sta nel mezzo”. La presentatrice e creator ha anche rivelato di aver rifiutato l’invito di Francesca Fagnani.
Sonia Grey, la presentatrice e il suo no a Belve.
“Come avete visto dopo che Teo ha lasciato lo studio di Belve il web si è scatenato. Conosco Teo e conosco Belve. Sono stata contattata dal programma a settembre, sono stati molto carini e mi hanno anche detto che Francesca è una conduttrice che si mette a disposizione, ma io ho preferito non andare. Chi ha ragione? Più o meno il web è scatenato contro Mammucari. Io credo che l’equilibrio sta in mezzo.
Francesca dice ‘questo è il format, non sono domande solo per te è la linea editoriale’. Certo, una linea non semplice, per scelta. Io ho condotto migliaia di ore in diretta per Rai Uno, ma la mia linea editoriale era molto diversa da quella di Belve. Gli ospiti dovevano essere considerati e trattati in maniera diversa, con molto tatto e delicatezza.
Vero è anche che è stato Teo a decidere di partecipare al programma. E vero che Teo ha reagito sopra le righe alle domande provocatorie di Francesca. Teo è un professionista, un veterano della tv. Quindi quando ha scelto di andare a Belve aveva in mente qualcosa. Arrivato lì, forse – avendo parlato prima con Francesca – aveva scelto di condividere una proposta televisiva diversa. Francesca dice ‘io mi adatto alla mia solita linea editoriale’ e Teo dice ‘io non sono qui a farmi trattare male, a permetterti di usare certi termini, dici solo il peggio’.
La verità forse sta in mezzo. Io ho scelto di non andare a Belve per questi motivi. Perché quella è la loro linea editoriale, le loro modalità, non si può controllare o gestire”.
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