Pazza Musica, ecco il tormentone estivo di Mengoni e Elodie: video e testo

25 Mag 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Pazza Musica testo

Reduce dal successo al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest, oggi Marco Mengoni ha pubblicato il suo nuovo album, Materia (Prisma). Nel disco c’è anche il duetto con Elodie, Pazza Musica. Il pezzo è forte, immediato e sicuramente dominerà le classifiche tutta l’estate. Il video musicale (come previsto) è un chiaro omaggio agli anni 90 ed Elodie con questo look è ancora più bella del solito (se mai fosse possibile).


Pazza Musica, il testo.

Giuro che oggi me ne sto per i fatti miei

Chissà cosa cerco dentro a un display
E non mi va di pensare
Forse è l’effetto della tv
La notte sembra il mattino ma che cretino non bevo più
Come Cher con l’autotune mi rimani in testa e non mi passa più

Però si vede il mare non stiamo così male
Corriamo forte sopra le paure e il panico
Per mandare tutto al Diavolo
Senza nessun perché

Ti ricordi che ci siamo chiusi fuori di casa
Che ci siamo fatti terra bruciata
Stupide canzoni in mezzo alla strada, yeah
Poi ti ricordi quando ti senti da solo
Ti ricordi quando non c’era nessuno
Solo una pazza musica, pazza musica, pazza musica
Pazza musica, pazza musica, pazza musica
Pazza musica, pazza musica, pazza musica


Marco Mengoni parla di Prisma.

“La luce è composta da una miriade di colori. Il prisma ha la capacità di scomporre la luce e mostrare i colori che la compongono.

Dicono sia fisica, per me è pura magia. L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle, per analizzarne ogni possibilità e ogni significato… Esiste solo una differenza: l’uomo ha una coscienza, il prisma no. Ho pensato, vissuto e scritto Materia: Prisma analizzando stati d’animo e comportamenti, quelli più carnali e quelli poco razionali, ma anche quelli abituali e conosciuti, cercando di mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato.

Nulla è assoluto, quello che noi crediamo definitivo, per ignoranza, può passare attraverso un filtro e mostrarsi per quello che è: l’insieme infinito delle possibilità che ha al suo interno. Noi abbiamo la possibilità di relativizzare, analizzare, studiare, conoscere e poi alla fine sperare di aver capito qualcosa. Usiamola”.

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