Paola Egonu aveva già denunciato Roberto Vannacci: la decisione del giudice

13 Ago 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Paola Egonu

L’Italia si conferma essere un Paese razzista e il murales su Paola Egonu che è stato imbrattato a Roma ne è una dimostrazione.

Le parole di Bruno Vespa condannate

Anche le parole usate da Bruno Vespa per festeggiare l’oro olimpico della Nazionale Italiana Femminile di Pallavolo sono state condannate dall’UsigRai che ha parlato di contenuto “indegno” del servizio Rai.

“Nel complimentarsi per la vittoria dell’Italvolley l’artista scrive testualmente ‘Complimenti a Paola Egonu e Myriam Sylla, brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente’. Vespa, oltre a ignorare totalmente la storia delle due giocatrici, che sono nate in Italia dove si sono formate sportivamente, sottolinea senza alcun motivo il colore della loro pelle, dimostrando un razzismo latente e una mentalità retrograda”.

Paola Egonu, la denuncia a Roberto Vannacci

E poi c’è stato Roberto Vannacci che ha ribadito che secondo lui Paola Egonu “non rappresenta i tratti somatici dell’italianità”. Una frase che scrisse anche nel suo libro e che ferì molto la pallavolista tanto che decise di querelarlo. La frase in questione (“Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”) non è stata però ritenuta troppo offensiva dal giudice delle indagini preliminari che archiviò la querela.

La frase “ben può essere valutata come impropria e inopportuna“, anche “in merito al riferimento (che appare ingiustificato) a una specifica persona che legittimamente si è doluta di essere chiamata in causa“. Ma non ci sono gli estremi per chiamarla diffamazione e procedere sul piano giuridico.

Per questo motivo pure ora, alla luce dell’oro olimpico, il generale l’ha (vergognosamente) ribadita.

“Sui social mi tirano in ballo dopo la vittoria della nazionale femminile di volley? Devono leggere il mio libro, non ho mai messo in dubbio che Paola Egonu sia una bravissima atleta, italiana. Continuo a ribadire che i suoi tratti somatici non rappresentano la maggioranza degli italiani. Ma non ho mai messo in dubbio la sua nazionalità, la sua bravura. Sono orgoglioso che gareggi per noi. Faccio i miei complimenti anche a Ekaterina Antropova, altra atleta i cui tratti somatici non sono propriamente italiani. E’ una atleta di origine russa, che insieme a Paola Egonu ci ha aiutato a vincere l’oro olimpico. A tutte le nostre ragazze vanno i miei complimenti, la loro è stata una grande prova sportiva. Donne che hanno combattuto contro altre donne”.

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