Nuova era degli influencer e il crollo del “privilegio”: l’analisi di Selvaggia

19 Giu 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Nuova era per gli influencer

Che il mondo degli influencer stesse cambiando era nell’aria da diverso tempo, il caso del Pandoro gate con i suoi “errori di comunicazione” è un esempio di come gli imperi social e le imprese digitali non siano immuni al naturale mutamento di ogni cosa. C’è chi ha compreso che il vento è cambiato e che sta arrivando una nuova era e chi ancora si ostina a viaggiare sui binari che gli hanno garantito vantaggi e successo. Selvaggia Lucarelli ne ha parlato in maniera approfondita nel suo ultimo libro ed è tornata a farlo su Instagram analizzando il contenuto di una nota creator.

“Gli influencer non hanno ancora capito che si è aperta una crepa. Creare un contenuto del genere in cui non solo c’è ostentazione del lusso ma anche celebrazione snob del superfluo (“me l’ero dimenticata nell’armadio) oggi crea più irritazione che ammirazione. Profili il cui senso è “vi mostro la mia vita da privilegiata” iniziano ad agonizzare.

Post con minori e ostentazione del lusso sono contenuti che iniziano ad avere più criticità che vantaggi (la parabola dei Ferragnez dovrebbe insegnare). Le persone iniziano a capire, ma le aziende? Molte stanno ragionando, poi c’è chi pensa che il mondo sia inchiodato lì”.

La nuova era degli influencer.

Selvaggia Lucarelli ha anche commentato il caso dell’Estetista Cinica, finita al centro di una polemica per organizzato una festa alla Biblioteca Braidense di Brera a Milano. La giornalista e scrittrice ha spiegato che chi finge di non vedere l’onda del cambiamento verrà travolto e resterà senza salvagente.

“Sta iniziando una nuova era per gli influencer. Chi resta indietro aggrappato al modello “ostentazione del privilegio” si fa molto male. I segnali ci sono da tempo, qualcuno li ha iniziati a cogliere, altri no.

Anzi. Gli arroganti stanno persino alzando l’asticella della serie: mi vuoi togliere la possibilità di sventolare quello che posso comprarmi coi soldi? E io mi compro la biblioteca. lo mi compro la Ferrari. Io mi compro l’ennesimo cane biondo di razza. E se ci fate caso, spesso sono persone legate tra loro.

Comunque il tema è molto più complesso e articolato e non può essere riassunto in qualche storia. Credo anche che le storie non permettano di analizzare la questione con l’attenzione che le è dovuta. Tra parentesi, neppure le difese scomposte sui propri social servono a qualcosa, e mi stupisce che chi fa impresa non lo capisca.

Una cosa: non si incide su queste dinamiche insultando. Si incide decidendo chi seguire sui social. Dando valore al proprio tempo e ricordandosi che i nostri like, i nostri “segui” e pure i nostri commenti sono il loro capitale.

Ah, abituatevi al dissenso, specialmente quando è argomentato, anziché tentare di soffocarlo. Chi vi critica è il migliore amico dei vostri affari. Voi e le vostre cricche spesso siete i peggiori nemici dei
vostri affari”.

Fossi un influencer acquisterei subito il libro di Selvaggia, lo userei come un manuale e poi la ringrazierei.

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