Mariotto esagera con Erra e Di Vaira ed è costretto a chiedere scusa

Categorie: Tv
Guillermo Mariotto, Rossella Erra e Sara Di Vaira ieri sono stati ospiti di Caterina Balivo a La Volta Buona per parlare di Ballando con le Stelle. Purtroppo, anche in questa occasione, lo stilista ha esagerato nei toni contro le due donne, proprio come fatto sabato sera nel corso della puntata condotta da Milly Carlucci. Riferendosi alla ballerina, Guillermo Mariotto ha sottolineato: "Sara Di Vaira l'ho tritata e liquefatta, poverina, ha vinto una sola volta e tre volte è arrivata seconda.. di chi era la colpa?" e quando lei gli ha risposto: "Non certamente tua!" lui, prendendosene indirettamente il merito, ha chiuso: "Sogna!". "Mariotto nei suoi voti è sempre sproporzionato", ha poi aggiunto Sara. "Questa è pazza è il vino che le dà alla testa, lei produce il vino ecco perché è pazza!".

Mariotto esagera con Erra e Di Vaira ed è costretto a chiedere scusa

Più duro è stato con Rossella Erra che aveva già precedentemente chiamato Hulk dopo averla vista con un abito da sera verde. "Rossella è presuntuosa, pensava che Furkan andasse con lei, ditemi se quella non è presunzione!". Un'uscita spiacevole a cui la donna ha prontamente replicato: "E perché non potrebbe venire con me? Cos'è che non va? Che sciocco! Sono io che non vado con Furkan perché ho un marito che amo, sciocco!". Non solo. Etichettata da Caterina Balivo come "inviata de La Volta Buona", Guillermo Mariotto sghignazzando ha detto: "Inviata? Ma inviata da chi? Da dove? Ma non doveva suicidarsi?", salvo poi riprendersi dopo una tirata d'orecchie: "Doveva suicidarsi nella telenovola, come si chiama? Danza Amara?". La conduttrice ha così inviato un servizio per stemperare i toni e una volta tornati in onda lo stilista ha preso parola: "Posso chiedere scusa per il verbo di prima che ho detto? Perché mi riferivo al suo personaggio nella telenovela". Le scuse tuttavia non sono sembrate sincerissime dato che quando Caterina lo ha invitato a regalare una rosa a Rossella lui ha risposto: "No, così è troppo".