Marco Salvati, l’autore de La Talpa su Diletta Leotta: “Scelta da Mediaset, aveva l’auricolare”
Marco Salvati, storico autore de
La Talpa, oggi è stato ospite da
361 Lounge dove ha parlato del reality e delle difficoltà incontrate.
Il programma fa fatica ad affermarsi negli ascolti per una serie di motivi: è un programma innovativo, c'è una conduttrice nuova, senza studio, senza pubblico, senza diretta. Abbiamo rischiato, su richiesta dell'azienda, proponendo un nuovo modello produttivo. Ovviamente gli ascolti vanno sommati insieme a quelli di Infinity e bisogna sommarli in un dato unico, là va molto bene. Il futuro sarà così, addio al vecchio studio pieno di pubblico. [...] Pensare di rifare La Talpa com'era 15 anni fa con questi mezzi è impensabile, quest'anno ci sono tante novità che forse sarebbe stato meglio snocciolarle nel corso di varie stagioni e non tutte insieme".
Marco Salvati, l'autore de La Talpa su Diletta Leotta: "Scelta da Mediaset, aveva l'auricolare"
Marco Salvati ha poi confermato che quest'anno è stata girata in Italia per questioni di budget e poi ha parlato di
Diletta Leotta, la conduttrice scelta dall'azienda.
"Diletta non è stata una decisione autoriale, ma una decisione aziendale. Al suo primo impegno come conduttrice di reality in prima serata su Canale 5 le hanno dato forse il reality più complesso in assoluto. Avendolo fatto anche in passato posso dire che Paola Perego lo faceva benissimo, ma aveva molto mestiere e la diretta la gestiva come una cosa sua. Diletta si è dovuta confrontare come tipo: devo fare l'esame della patente e mi fanno guidare la Ferrari. Deve prendere mano col mezzo. L'auricolare? Quello ce l'hanno tutti".
Nonostante non l'abbia scelta, però,
Marco Salvati non boccia in toto
Diletta Leotta, anzi. "
Lei si prepara molto bene. Nell'auricolare non la guidiamo, semplicemente le diciamo l'argomento successivo o le suggeriamo se le sfugge qualcosa. È dedita al lavoro, diligente, non ha mai perso la testa nonostante i ritmi frenetici. È stato un programma low budget fatto in pochissimo tempo". Pensare a un'altra edizione dopo il rischio di chiusura anticipata è impensabile, ma nel dubbio
Salvati c'è. "
Quale scelta non rifarei? Di rifarlo! No, scherzo. Sapevo a che cosa andavo incontro e che sarebbe stata un'impresa titanica. Io ora lo rifarei però, adesso che si è gettata la strada in un'eventuale seconda edizione possiamo mettere un timbro e dire 'noi siamo quelli che l'abbiamo fatto'."