Maccio Capatonda: “Guerra in Ucraina? LOL uscito nel momento sbagliato”
04 Mar 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Maccio Capatonda è uno dei protagonisti della seconda edizione di LOL – Chi ride è Fuori, uscita su PrimeVideo il giorno stesso dello scoppio della guerra in Ucraina.
Intervistato da La Stampa, l’interprete di Padre Maronno ha così commentato questo avvenimento.
“Spero che la guerra non sia alle porte, ma alle porte chiuse. Seguo con partecipazione e sgomento quanto sta accadendo. È vero, LOL è uscito in un momento sbagliato, ma questo tipo di programmazioni – decise mesi e mesi prima – non si possono cambiare. Ferma restando la predominanza della cronaca e della guerra, penso che sia giusto che a tutti sia concesso di potersi ritagliare, a fine giornata, un momento di leggerezza, di svago e sfogo, che ti allontani dalla gravità del momento”.
L’attore in LOL 2 ha strappato numerose risate, nonostante sia stata per lui un’esperienza del tutto inedita, dato che non ha mai fatto spettacoli live prima.
“Ho scoperto un altro me. Per me che non ho mai fatto nulla dal vivo ma girato video e film, è stata un’esperienza nuova, che mi ha aperto a nuove esperienze. Non l’ho mai fatto, ma ora penso che tenterò il teatro. Detto questo, LOL è stata esperienza difficile e bella, interessante: fuori dalle solite strade precostituite. Puoi fare di tutto, senza che nulla ti venga precluso. Non hai nessuna limitazione”.
Maccio Capatonda: “Il più pericoloso è stato Guzzanti”
Il suo collega più temuto in LOL? Corrado Guzzanti.
“Il mio personaggio è in genere abbastanza glaciale, poco espressivo in quel senso” – ha continuato Maccio Capatonda – “Non mi era quindi difficile più di tanto. Ma lo stesso: ero con veri e propri mostri della comicità. Come resistere? Il più pericoloso per me era Guzzanti: un mito per me, da sempre. Con un umorismo che reputo affine al mio. È imprevedibile, ma ugualmente irresistibile quando (o forse ancora di più se) interpreta i suoi cavalli di battaglia, Vulvia, Venditti, il Poetino”.