Ieri sera a Belve è andato in onda il pezzo forte del repertorio di Teo Mammucari, la celebre ‘autodistruzione con donna’. Mentre guardavo i 19 minuti di intervista fallita, con un tale livello di imbarazzo nell’aria che il mio fidanzato, in alcuni punti, chiudeva gli occhi e si copriva le orecchie per non sentire (è molto sensibile al cringe), avevo l’impressione di trovarmi davanti a una replica, la versione 2024 e migliorata - o peggiorata, in base ai punti di vista - di quello spettacolo a cui, l’anno scorso, avevo assistito tante volte negli studi di Ballando con le Stelle. Perché quello di Mammucari che va in pezzi quando interagisce con una donna che, in quel momento, nei suoi confronti è in una qualche posizione di potere sembra essere diventato un vero e proprio format, con i suoi elementi ricorrenti e la sua sigla. Come Belve. Con Fagnani, Mammucari è andato in crisi già nei primi secondi".
Il punto di vista di Mammucari (che però fa acqua da tutte le parti) lo ha espresso questa mattina in radio.