Luca Barbareschi prende le distanze dal flop di Se Mi Lasci Non Vale: le sue parole fanno discutere

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Se Mi Lasci Non Vale, trasmissione descritta dai media come "la risposta Rai a Temptation Island" e condotta da Luca Barbareschi è stata un flop. La prima puntata è stata seguita da 321mila spettatori con l’1,8% di share, mentre la seconda puntata è stata seguita da 293mila spettatori con il 2% di share. Numeri che hanno spinto la rete a chiudere in anticipo proponendo una terza e ultima puntata che sarà un condensato di tutti gli episodi che sarebbero dovuti andare in onda per tutto il mese di novembre. Luca Barbareschi però, che durante la conferenza stampa aveva difeso Se Mi Lasci Non Vale etichettandolo come "un programma molto bello e visivamente super", ora ne ha preso le distanze. Lo ha fatto ai microfoni di Rai Radio1 nel programma Un Giorno Da Pecora.
"Se sono dispiaciuto della chiusura anticipata? No, perché non mi piaceva, non ero contento. Io facevo solo una piccola cosa, delle piccole narrazioni. Ero un conduttore sui generis perché io in realtà stavo in una regia e chiacchieravo. Non è il mio, non è quello che piace fare a me. Noi facciamo degli spettacoli, a volte vanno bene a volte non vanno bene". E ancora: "Al posto di Se Mi Lasci Non Vale metteranno altri programmi, non so più nulla".
E come dimenticarci di quando il conduttore, parlando proprio del suo programma, ha spiegato perché nel cast non c'erano coppie gay?

Luca Barbareschi: “Ho preferito raccontare le coppie classiche, normali, non del mondo magico”

“Qui abbiamo scelto delle coppie classiche, forse un po’ banali ma a me piace molto essere banale. In questo periodo sembra sempre che se non lo fai strano… Per cui, c’è già tanto da capire nelle coppie normali che lascio ad altri e volentieri, programmi diversi. Preferisco essere ecumenico, preferisco restare nel mondo razionale e non magico”. “Qui non è questione di coppie normali o meno. Se si fossero presentate ai casting coppie gay, sarebbero state valutate con gli stessi criteri con cui sono state scelte queste coppie. Il meccanismo marito – moglie è interessate. Se crei cose diverse diventa più complicato da gestire. Ad esempio, abbiamo inserito una coppia di incursori scelti in una logica donna – uomo sennò avremmo dovuto cominciare a moltiplicarli e ci vorrebbero cinquanta puntate. Diventa complicato. Magari la prossima serie la facciamo gender oriented”.