Frascati, dj urla offese omofobe dalla consolle
Brutto episodio di omofobia in un locale di Frascati.
03 Set 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti
Messaggi e offese omofobe tra un pezzo e l’altro, così un dj ha rovinato la serata a diversi clienti del The View di Frascati. Due ragazze si sono avvicinate alla consolle per dire al ragazzo di smetterla di urlare frasi discriminatorie verso i gay, ma pare si siano sentite rispondere: “Sono libero di dire quello che voglio”. Secondo la ricostruzione di Gay Help Line le ragazze prima di abbandonare il locale avrebbero provato a lamentarsi anche con la direzione, ma pare che i responsabili della discoteca abbiano detto che ‘i dj purtroppo fanno come vogliono’.
Se fosse tutto vero sarebbe gravissimo. I dj non fanno come vogliono, se un idiota vomita offese omofobe al microfono lo fai scendere dalla consolle e denunci l’accaduto.
Vista la gravità della situazione è intervenuto anche Fabrizio Marrazzo: “Chiedo l’intervento del sindaco Mastrosanti, affinché effettui i controlli necessari e proceda ad eventuali sanzioni per un fatto gravissimo che non può verificarsi in un locale pubblico. Questa vicenda fa riflettere sull’importanza dell’approvazione di una legge che respinga seriamente tali atteggiamenti discriminatori. Le due ventenni hanno chiesto l’intervento dei responsabili del locale, sentendosi però rispondere che avevano ragione ma i dj fanno come vogliono. Il sindaco può procedere con un’ammonizione, una multa o la sospensione della licenza”.
Anche Mattia Picca, presidente di Arcigay Castelli Romani si è espresso sull’accaduto: “Ci uniamo all’appello e diamo il nostro supporto alla coppia e a chi si è sentito offeso durante la serata, consapevoli di essere costantemente al lavoro affinché ai Castelli Romani non si verifichino situazioni omofobe. Invitiamo il The View a chiedere ufficialmente scusa ed impegnarsi nel contrasto all’omotransfobia aderendo alla campagna #DallaParteDeiDiritti”.
Intanto sarebbe giusto sapere chi è il dj in questione e poi magari ascoltare la versione dei gestori che non hanno fermato la follia omofoba del ragazzo.