Famoso collega di Diddy lo smaschera e punta il dito contro Jay Z

03 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Famoso collega contro Diddy

Il caso di Diddy si sta ingrandendo giorno dopo giorno, ma se molti personaggi famosi sono in silenzio stampa (altri hanno paura e stanno allertando i loro uffici legali), c’è anche chi da tempo ha puntato il dito contro il rapper. Un famoso collega di Sean Combs da tempo lo accusa e lancia frecciatine sulle famose feste, i white party. E proprio questo famoso collega adesso è pronto a dare la spallata finale al suo nemico con un documentario in cui ha raccolto prove e testimonianze.

Un famoso collega di Diddy sapeva tutto.

Da anni 50 Cent stuzzica Diddy, in passato ha parlato di ‘droga ai festini’ ed ha anche fatto allusioni al fatto che il rapper non fosse etero (e su questo non ci sarebbe proprio nulla di male): “Ecco perché non andrò a quelle feste famose di Diddy. Lui e i suoi amici ti abbracciano da davanti e poi dietro allo stesso tempo”. “A lui piace andare in bici senza il sellino”. “Vai a quelle feste e poi non sai come ne esci”.

Quando la scorsa primavera Diddy è finito nei guai perché sono usciti i video in cui ha pestato la sua ex Cassie, 50 Cent ha puntato il dito anche contro Jay Z: “Jay è in letargo, non uscirà finché questa storiaccia con Diddy non sarà finita. Niente brunch, niente pranzo, niente cena”. “Qualcuno ha visto Jay Z? Dicono che non risponda più al telefono“. “Jay ha perso la voce a quanto pare“.

Il documentario venduto a Netflix.

In un’intervista a Variety, 50 Cent ha parlato del documentario su Diddy che ha venduto a Netflix: “È una storia con un impatto umano significativo. Si tratta di una narrazione complessa durata decenni e che non si limita ai titoli visti di recente. Il nostro scopo è dare voce a chi non ne ha. Rimaniamo fermi nel nostro impegno di parlare delle vittime, intendiamo presentare i fatti in modo autentico e ricco di sfumature. Sebbene le accuse siano inquietanti, invitiamo tutti a ricordare che la storia di Sean Combs non rappresenta la storia completa dell’hip-hop e della sua cultura. Il nostro obiettivo è garantire che le azioni individuali non oscurino i contributi più ampi della cultura hip-hop“.

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