Fabrizio Corona: lite tra calciatori per un uomo e accuse alle squadre

20 Nov 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Fabrizio Corona sui calciatori

Già nel 2023 Fabrizio Corona aveva iniziato a parlare di calciatori pronti a fare coming out e di “pressioni” fatte dalle loro squadre perché stessero in silenzio. Successivamente l’ex re dei paparazzi aveva anche fatto outing a due giocatori, per poi occuparsi di altro, fino a qualche giorno fa… Questa settimana infatti l’imprenditore ha fatto outing ad altri quattro calciatori molto famosi, spiegando però che la sua è un’inchiesta per scoperchiare l’omofobia che regnerebbe nel calcio e che impedirebbe a questi sportivi di vivere alla luce del sole. Ieri sera Fabrizio Corona è entrato nei dettagli e sul suo canale Telegram ha puntato il dito contro alcune squadre, muovendo gravi accuse.

Se davvero ci sono pressioni fatte ai giocatori non etero e lui ne ha le prove, fa bene a fare questa inchiesta, per quanto riguarda la “grandissima discriminazione” nel calcio dubito che venga debellata a colpi di outing.

Fabrizio Corona: “Questo attaccante sarebbe pronto a fare coming out”.

“Ho due retroscena shock. Premesso che nel 2024, in un mondo che si definisce sempre più aperto e inclusivo, è vergognoso che il calcio italiano sembri rimanere incatenato a vecchi e malati schemi di silenzio e discriminazione. Questa inchiesta nasce con l’obiettivo di fare luce su un tema delicato e controverso: il rapporto tra i calciatori gay e i club.

Da fonti verificate emergono segnalazioni che vedono protagonista un attaccante. Secondo quanto verificato, il calciatore avrebbe intrattenuto relazioni con altri uomini, fatto che, di per sé, non dovrebbe suscitare alcun clamore in una società moderna. Tuttavia in passato il calciatore è arrivato addirittura alle mani con un compagno di squadra per contendersi un giovane uomo.

Ma non è solo il pettegolezzo a far discutere. La vera ombra su questa vicenda viene dalle testimonianze che mi hanno fornito ex compagni di squadra dell’attaccante e di altri calciatori di Serie A, che mi hanno esplicitamente chiesto l’anonimato per evitare ripercussioni. Secondo quanto raccontatomi, l’attaccante non avrebbe problemi a fare coming out, ma sarebbe impedito dalla sua squadra che non tollererebbe una dichiarazione pubblica da parte di uno dei suoi giocatori e, in caso contrario, lo “punirebbe” relegandolo in panchina.

Questo schema di silenzi e pressioni non riguarderebbe solo questa squadra. Simili dinamiche mi sono state raccontate anche da altri calciatori militanti in altre squadre. Il quadro che emerge è inquietante: una cultura discriminatoria che vieta l’espressione di sé e impone una vera e propria dittatura sull’immagine pubblica dei calciatori.

La situazione descritta rappresenta una gravissima forma di discriminazione, che colpisce non solo i calciatori, ma l’intero sistema del calcio italiano. Come può uno sport, che si fregia di essere un veicolo di unione e inclusione, perpetuare tali atteggiamenti nel 2024?”.

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