Estate 2024, ecco la classifica ufficiale dei tormentoni che hanno venduto di più
L'estate 2024 sta volgendo al termine, ma con la fine d'agosto i giochi sono fatti: il
tormentone estivo è stato
Sesso e Samba di Tony Effe e Gaia, seguito da
30°C di Anna e da
Storie Brevi di Tananai e Annalisa. Ottimi anche i tormentoni di Fedez con Emis Killa, dei Coma_Cose, di Elodie, di Mahmood, dei The Kolors e del duo Alessandra Amoroso e BigMama. Sono andati bene anche i singoli di Angelina Mango, del terzetto Ava-Mida-VillaBanks, di Capo Plaza, di Emma, di JULY-Emma-Olly e del duo Icy Subzero e Clara. Ci hanno provato, ma invece non ce l'hanno proprio fatta, Paola & Chiara, Elettra Lamborghini con Shade, Blanco, Benji & Fede, Baby K, Arisa e il trio Achille G - Baby K e VillaBanks.
FIMI, le certificazioni dei tormentoni estivi
3 dischi di platino (300.000 copie) - Sesso e Samba – Tony Effe e Gaia
2 dischi di platino (200.000 copie) 1 disco di platino (100.000 copie) - Storie Brevi – Tananai e Annalisa
- Sexy Shop – Fedez e Emis Killa
- Malavita – Coma_Cose
- Black Nirvava – Elodie
- Ra Ta Ta – Mahmood
- Mezzo Rotto – Alessandra Amoroso e BigMama
- Karma - The Kolors
1 disco d’oro (50.000 copie) - Melodrama – Angelina Mango
- Bacio di Giuda – Ava, Mida e VillaBanks
- Fino All’Alba – Capo Plaza
- Femme Fatale – Emma
- Ho Voglia Di Te – JVLY, Emma e Olly
- Ghetto Love – Icy Subzero e Clara
Certificazioni FIMI, le parole del direttore su Sanremo
A proposito della
FIMI, il direttore recentemente ha tirato una bella
frecciatina alla città di Sanremo.
“Sanremo? È una città che probabilmente pensa di poter vivere di rendita. Ma senza investimenti diventa sempre più fosforescente la distanza tra la modernità di un Festival di grande successo e l’obsolescenza di una città che non vuole crescere” – ha dichiarato Enzo Mazza, ovvero il presidente della federazione delle major discografiche italiane. – “Russell Crowe e John Travolta hanno dormito a Nizza pur di non stare a Sanremo, ci sarà un motivo o no?”.
“La Rai si è modernizzata. Noi discografici ci siamo modernizzati. E Sanremo è ancora lì con le facciate dei palazzi sbreccati, il treno veloce che però è lento, le fognature che si rompono e gli alberghi che non vengono ristrutturati da vent’anni. La cosa più moderna è quell’assurda stazione ferroviaria scavata nella roccia che per raggiungere i due – dico due – binari devi fare quattrocento metri e prendere due ascensori. Manco a New York. Sarà costata miliardi”.