Erik e Lyle Menendez a un passo dalla libertà vigilata: parla il procuratore

25 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Erik e Lyle Menendez liberi

Alla luce delle nuove prove presentate dalla difesa di Erik e Lyle Menendez,  nei prossimi giorni ci sarà un’udienza per decidere se aprire un nuovo processo che potrebbe portare a una nuova sentenza. Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, George Gascón, la scorsa settimana ha dichiarato che i due fratelli non meritano l’ergastolo e si è detto fiducioso che ci sarà un nuovo processo, visto il peso delle prove emerse in questi mesi. Ieri il procuratore di Los Angeles ha tenuto una conferenza pubblica nella quale ha dichiarato che secondo lui Erik e Lyle Menendez entro il giorno del ringraziamento saranno liberi.

Erik e Lyle Menendez: il discorso del procuratore.

“Raccomanderemo alla corte che l’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata venga rimosso e che i due vengano condannati per omicidio. Se così fosse i due avrebbero diritto alla libertà vigilata immediatamente. La decisione finale sarà presa dal giudice e anche la commissione per la libertà vigilata dovrà approvarla.

Credo che abbiano pagato già abbastanza il loro debito con la società, voglio sottolineare che i fratelli sono dietro alle sbarre da quasi 35 anni.

Sono certo che il giudice terrà conto dei decenni che i fratelli hanno già scontato e del loro comportamento in prigione. Durante la detenzione, i fratelli si sono concentrati sulla creazione di gruppi per affrontare i traumi, includendo i compagni che hanno disabilità fisiche e creando un ambiente inclusivo. Tutto questo è stato fatto da due giovani. Ora non sono più così giovani. Non avevano più speranze di uscire di prigione.

Apprezziamo ciò che hanno fatto mentre erano in prigione. Sebbene disapprovi il modo in cui hanno gestito i loro abusi, speriamo che non solo abbiano imparato – e sembra che l’abbiano fatto – ma che se saranno reintegrati nella nostra comunità, continueranno a fare del bene pubblico.
Non c’è scusa per un 0micidi0, ma credo che i fratelli siano stati sottoposti a un’enorme quantità di abusi e molestie nella loro casa. Non credo che l’omicidio colposo sia stata l’accusa appropriata. Spero che i fratelli avranno un’equa udienza. Credo che prima del Ringraziamento saranno a casa”.

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