Eleonora Giorgi: “Se ho paura di morire? Cosa farò se sopravviverò”

15 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Eleonora Giorgi intervista nuova

Negli ultimi mesi Eleonora Giorgi è stata ospite due volte di Silvia Toffanin a Verissimo e con molta lucidità ha parlato del suo tumore, della possibilità di non farcela, della chemio e delle cure che potrebbero salvarle la vita. Tra le tante cose Eleonora ha spiegato che se dovrà uscire di scena lo farà con bontà ed ha aggiunto che una cosa che si augura è che il suo nipotino non si dimentichi di lei. Oggi la Giorgi è tornata a raccontare la sua difficile situazione in una bella intervista rilasciata a Simone Marchetti su Vanity Fair.

Eleonora Giorgi: “Se sopravviverò non tornerò alla vita di prima”.

“Se ho paura di morire? Insegno all’Accademia e ai ragazzi faccio sempre la stessa domanda: voi ce l’avete un’anima? Ogni tanto qualcuno mi dice di no. Però quasi tutti dicono di sì. Per me l’anima è quella voce che mi parla fin da bambina. Non so se ci sia un dopo. Sento però che c’è stato un prima. Quella voce mi parla di qualcosa che c’era prima.

Se sopravviverò, non posso dire se guarirò ma se comunque le cose si metteranno un po’ meglio, io alla vita di prima non voglio tornare. Voglio passare tutto il tempo che mi resta così, con l’amore che ho finalmente riscoperto. Mi sono stufata di fare la Giorgi. Preferisco fare la babysitter al mio nipotino.

Sì, ho detto che se uscirò di scena lo farò con bontà. Non importa mai quanto tempo hai a disposizione ma come scegli di viverlo. La bontà, invece, riguarda la capacità di essere felici di quello che si ha. Non serve provare invidia. Allora sa che cosa le dico? Evviva Stefano De Martino: dalle 20.40 alle 21.30, nessuno mi deve disturbare perché io devo guardare De Martino che mi dà gioia, sorrisi, spensieratezza. Solo così il tempo che resta diventerà vita.

Io ho settant’anni, ho avuto la mia vita, e che vita! Di cosa posso lamentarmi? Ma se avessi trent’anni, sarei incavolatissima. L’altro giorno, mentre facevo una chemio e mi mettevano il solito ago, ho sentito un bambino piccolo, a pochi metri da me, che diceva: mamma, ti prego, l’ago no. Ma come si fa? Come si fa a non piangere?”.

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