Diddy, un suo collega ammette: “Ora parlo io, alle sue feste a 16 anni”
12 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
Tra vip che si trincerano dietro un religioso silenzio, altri che fanno parlare gli avvocati e quelli che mandano denunce, c’è anche chi parla in maniera tranquilla del caso di Diddy. Il rapper e attore Nick Cannon ospite al programma radiofonico The Breakfast Club ha rivelato di aver partecipate a delle feste di Sean Combs. Nick (ex di Mariah Carey) ha anche aggiunto che quando frequentava quei party aveva circa 16 anni, ma ha assicurato di non aver visto nulla di grave, perché lui era alle feste principali e non ai famosi freak off.
“Ora parlo io, perché non voglio che siano altri a raccontare cose non vere. Non ho nulla da nascondere e proprio per questo parlo. Vivo nella verità. Le sue feste erano molto popolari alla fine degli anni 90. In quelle serate non ho mai fatto nulla di grave, ma voglio dire che le feste a cui ho partecipato non erano le famigerate freak off.
Ci sono stato anche quando ero un ragazzino, non ero maggiorenne. Quanti anni avevo? Tipo 16, 17 anni. Tutti hanno paura di parlare perché probabilmente hanno qualcosa da nascondere, ma non io. Io non ho niente da nascondere e posso parlare in maniera serena. Ero lì a quei party con molta altra gente. Ricordate il video musicale di The Notorious, One More Chance? Ecco questo più o meno succedeva”.
Speaking of Diddy and Nick Cannon… remember when Diddy was on Terrance J show Safeword and Terrance J asked him if he was a better host than Nick Cannon and at first Diddy said YES…and I #immediately knew he was lying. No shade Terrance J but Nick Cannon is the best host next… pic.twitter.com/BLYf7fXo3q
— Madd Pop Worldwide (@Maddpoprecords) June 4, 2024
Diddy, le nuove parole del suo avvocato.
“Come sta il mio assistito in carcere? Penso che il cibo sia probabilmente la parte più dura. Quello che è importante però è garantire un processo regolare senza influenzare la giuria. Purtroppo ci sono state fughe di notizie molto gravi e questo è ingiusto. Agenti e governo sono i responsabili. Non solo il video con Cassie, sono stati resi pubblici altri documenti, accuse e testimonianze, tutto per influencer i giurati e l’opinione pubblica. Farò in modo che questo non accada mai più, perché è una cosa ingiusta e sbagliata”.
