Desperate Housewives ambientato nel 1966, il regista parla del possibile reboot
28 Nov 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
E se Desperate Housewives che ha raccontato le vite di Susan, Gabrielle, Lynette e Bree a Wisteria Lane venisse riproposta ma ambientata nel 1966? Questa è l’idea che Marc Cherry, regista della serie, ha avuto per un ipotetico reboot.
“La verità è che ho un paio di idee per farlo. Probabilmente vorrei realizzare l’idea e ambientarla in un decennio precedente”, ha rivelato il creatore della serie a People. “Perché la serie che mi manca di più scrivere è in realtà Wisteria Lane. Quello era il parco giochi più divertente che chiunque nella storia della televisione abbia mai avuto, perché avevamo un’intera strada. Conosco quella strada come il palmo della mia mano. Ci sono momenti in cui dico, ‘Sai cosa? Mi chiedo se potrei scrivere Wisteria Lane nel 1966”.
Il prequel di Desperate Housewives ovviamente non potrà avere come protagoniste le storiche casalinghe disperate perché trent’anni prima della serie erano tutte bambine, ma sarebbe una bella occasione per rivedere il personaggio di Karen McCluskey, l’eccentrica nonnina impicciona, nelle vesti di una trentenne.
‘Desperate Housewives’ creator reveals he wants to do a prequel series:
“I wonder if I could write Wisteria Lane in like 1966.” pic.twitter.com/q0cRAi5zXW
— Pop Base (@PopBase) November 27, 2024
Desperate Housewives, in arrivo il prequel (senza le protagoniste)?
Eva Longoria, Teri Hatcher, Felicity Huffman e Marcia Cross hanno recitato nella serie dal 2004 al 2012 per un totale di 180 episodi divisi in 8 stagioni. Marc Cherry, il regista, in un’intervista di qualche anno fa ha dichiarato:
“Nell’aprile del 2002, ero assolutamente ‘disperato’. Ero al verde, non riuscivo a ottenere nemmeno un colloquio per una sceneggiatura ed ero seriamente preoccupato per il mio futuro. Avevo appena compiuto quarant’anni e cominciavo a chiedermi se non fossi anch’io uno di quei poveri illusi che si aggirano per Hollywood convinti di essere sceneggiatori di talento quando tutto sta a dimostrare il contrario. Ma poiché ho una notevole dose di autostima […] mi misi a scrivere la prima bozza di Desperate Housewives convinto che potesse dare una svolta alla mia vita. Ragazzi, se non avevo visto giusto!”.