Cooper Koch di Monster: “Sono gay, le discriminazioni a Hollywood”
23 Set 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti
Molti hanno conosciuto Cooper Koch con Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, in realtà il 28enne ha già lavorato a lungo come modello e negli ultimi due anni ha recitato in They/Them e Swallowed. Cooper Koch (che nei giorni scorsi ha incontrato i fratelli Menendez) in un recente intervista ha rivelato com’è stata la sua esperienza da attore gay ad Hollywood ed ha spiegato che ha dovuto affrontare anche delle discriminazioni dovute al suo orientamento. Per fortuna il ragazzone ha trovato sulla sua strada Ryan Murphy, perché con questo nuovo progetto quasi certamente la sua carriera prenderà una svolta.
Episode 5 of Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story is a 34 minute single shot that you can’t look away from.
With breathtaking performances from Cooper Koch and Ari Graynor. Directed by Michael Uppendahl. pic.twitter.com/qdyJKrPbS1
— Netflix (@netflix) September 21, 2024
oh cooper koch the man that you are… pic.twitter.com/S3jxw6YX1e
— seb (@napofari) September 22, 2024
Follemente innamorato di Cooper Koch pic.twitter.com/1gyrasYurd
— misschifo (@miss_chifo) September 22, 2024
Cooper Koch: “Ho la pelle dura, ma ho subito bullismo e discriminazioni”.
“Mi è piaciuto fare Swallowed, non ho pensato che le scene senza vestiti avrebbero potuto compromettere la mia carriera. Non ho paura di essere inserito nella lista nera, ma ci sono state discriminazioni. Ci sono molti ruoli per cui mi presento e non metto paletti, non cerco solo ruoli gay e non voglio interpretare solo personaggi queer. Sono aperto a tutti i progetti che ritengo interessanti e non guardo certo l’orientamento dei personaggi.
Ho la pelle dura, a questo punto della mia vita nulla mi stupisce più, sai, ho subito bullismo quando ero bambino, sono stato licenziato da un progetto per chi sono. Ma non lo tollero più. Non dico che questa industria discrimina le persone LGBTQ, ma ad esempio una persona in un’occasione mi ha detto che se non stavo ottenendo ruoli era perché la mia voce è da gay. E poi se hai quel tipo di opinione o non vuoi lavorare con me perché la mia voce suona in un certo modo o perché cammino o parlo o muovo le mani in un certo modo, allora non voglio lavorare nemmeno con te, tesoro. Guadagno un sacco di soldi come modello, così posso prendermi con calma il fatto di fare provini e non avere troppa ansia.
Non sono rimasto con le mani in mano anche quando mi sono scontrato con le discriminazioni. Mi impegno in altre cose, nel lavoro di modello, ma sono anche un insegnante di yoga. In passato ho trovato lavoro come gelatiere da Salt and Straw. Mi sono iscritto a una squadra di pallavolo composta solo da ragazzi gay. La mia vita ha iniziato a diventare, come ho detto, davvero piena e mi sento davvero felice, sano e a mio agio con il mio orientamento”.