Ava Max ha pubblicato un album pop perfetto: Diamonds & Dancefloors
27 Gen 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
A tre anni da Heaven & Hell Ava Max è tornata con Diamonds & Dancefloors. Anche in questo caso siamo davanti a un gioiellino pop. Difficile trovare dei ‘flop’ in questo album, visto che tutti i brani sono godibili e almeno 7 di questi potrebbero essere dei singoli perfetti. Anche in questo progetto c’è il tocco del produttore, Cirkut, che aveva già lavorato con Ava Max a molte tracce di Heaven & Hell (oltre che a diverse hit di Katy Perry, Kesha, Britney Spears, Shakira, Miley Cyrus e Rihanna).
Io così a ogni pezzo…
Top del disco: Million Dollar Baby, Sleepwalker, Maybe You’re The Problem, One of Us, Diamonds & Dancelfoors, Last Night On Earth
Sleepwalker… 4 hours away from Diamonds and Dancefloors (✯◡✯) pic.twitter.com/zk1QZ12KGY
— AVA MAX (@AvaMax) January 27, 2023
Ava Max parla del suo nuovo disco.
“È molto emozionante questo momento per me. L’album ha richiesto due anni di lavoro ed è completamente diverso dal precedente. – ha dichiarato la cantante a L’Officiel Italia – Parla della mia vita personale comprese le mie delusioni amorose. In questo nuovo progetto parlo di relazioni sentimentali, non riguarda una singola persona e i testi raccontano perché oggi sono quella che sono. Le storie sono difficili e come gestirle forse è la cosa più complicata da imparare e sono per lo più un casino. Un rimedio per un cuore spezzato? Non c’è cura per quello. Non ci si dimentica di avere il cuore infranto ma si impara ad essere più forte. Solo il tempo allevia il dolore e ci aiuta a crescere.
Il titolo del disco mi è venuto in mente quando ero a casa, durante il periodo di isolamento del Covid-19 e stavo ballando in cucina. Avevo finito da poco di scrivere la canzone omonima e ho pensato,“Fantastico. D&D. Non può non essere il titolo”. Però il pezzo che più rappresenta quella che sono adesso è One of Us. In una storia entrambe le parti dovrebbero impegnarsi per far funzionare le cose. Questa canzone racconta invece di come spesso non sia così: c’è chi è disposto a lottare per l’altro e chi no. È molto triste”.