Ariana Grande, uno stalker è arrivato a casa sua ed ha tentato di ucciderla: “Temo per la mia vita e quella dei miei familiari”
21 Set 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Un anno fa un fan-atico di Ariana Grande è riuscito ad eludere la sicurezza ed è entrato nella proprietà della popstar. Per fortuna un collaboratore della cantante di God Is A Woman ha contattato subito la Polizia, che ha interrogato il ragazzo: “Era un fan, aveva una lettera d’amore che voleva consegnare al suo idolo“.
A distanza di un anno la cosa si è ripetuta, ma questa volta non si tratta di un fan con evidenti problemi, ma di uno stalker con cattive intenzioni. L’uomo ha minacciato per mesi Ariana Grande dicendo di volerla uccidere. Due settimane fa lo stalker è arrivato al cancello di Ariana e ha trovato due membri della sicurezza, che non l’hanno fatto entrare. Così lui ha estratto un grosso coltello ed ha tentato di colpire uno dei due uomini della security.
“Ariana ha presentato documenti legali per ottenere un ordine restrittivo, e spiega che Aharon Brown l’ha terrorizzata per 7 mesi. Le cose sono precipitate la sera del 9 settembre, quando Ariana era a casa. Brown si è presentato nella sua proprietà brandendo un grosso coltello da caccia. – riporta TMZ – Quando la sicurezza gli ha chiesto di andarsene è diventato violento: “Ca**o, ucciderò voi e lei”
Lo staff della sicurezza l’ha disarmato e fermato. Poco dopo è arrivata anche la Polizia, ma Brown è riuscito a liberarsi e a fuggire a piedi. Così gli è stato ordinato di fermarsi più volte, ma non è l’ha fatto. Gli agenti allora sono stati costretti a inseguirlo e a catturarlo. Alla fine è stato preso in custodia. Ci risulta che sia ancora in cella, ma anche quando uscirà non potrà nemmeno avvicinarsi alla proprietà della Grande”.
Ariana Grande ha chiesto un ordine restrittivo alla Polizia.
“Temo per la mia incolumità e per quella della mia famiglia. Ho paura che in assenza di un ordine restrittivo, il signor Brown continuerà a venire a casa mia e tenterà di ferire fisicamente o uccidere me o i membri di la mia famiglia.”
E speriamo che oltre all’ordine restrittivo, lo stalker sia costretto a farsi curare una volta uscito dal carcere.