Antonio Esposito definito il “meno peggio” da Alessia Pecchia ad Amici, la dura replica
18 Nov 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
“Meno peggio“? Antonio Esposito ha letteralmente risposto ad Alessia Pecchia: “B!tch, please“.
La ballerina di Amici, infatti, chiamata a sfidarsi con l’aspirante allievo Antonio Esposito è apparsa fin troppo sicura di sé e convinta di vincere a mani basse dato che lui – fra tutti gli aspiranti allievi visti – era quello da lei considerato “meno peggio“, ma pur sempre non alla sua altezza. Alla fine Alessia quella sfida l’ha davvero vinta (anche se Raimondo Todaro ha qualcosa da dire a riguardo) e Antonio è tornato a casa dove però ne ha approfittato per registrare un video che potete vedere qua sotto.
Antonio Esposito definito il “meno peggio” da Alessia Pecchia ad Amici, la dura replica
“Eccomi, sono io il ‘meno peggio’ che ha sfidato Alessia ad Amici di Maria De Filippi. E adesso parlo io. Nella puntata di domenica avete visto tutti la sfida fra me e Alessia. Lei, con i sui 23 anni di esperienza mi ha definito il ‘meno peggio’ fra tutti i suoi papabili sfidanti. Un’etichetta che potrebbe suonare come una sconfitta, ma lasciatemi dire qualcosa. Io ho 17 anni e ballo da 12 e molti di voi probabilmente mi hanno visto in quei video di quando ero piccolo. Un bambino che ballava con tutto l’entusiasmo e la passione che ha sempre avuto. Da allora a oggi ogni passo, ogni coreografia e ogni sacrificio mi hanno portato qui. Queste sfide, queste vittorie, queste sconfitte fanno parte del mio percorso. Ma essere il ‘meno peggio’ significa che ce l’ho messa davvero tutta contro chi ha più anni di esperienza e qualche anno in più di me. Ma se pensate che questo mi abbatta vi sbagliate di grosso. Alessia ha vinto ed è un fatto, ma le parole che ha scelto di usare non raccontano il tutto. La maestra Celentano l’ha detta bene: va bene essere sicuri di sé, ma c’è un limite, soprattutto quando ci sono insegnanti come Raimondo Todaro che hanno ribadito che io sono preciso e preparato. Non si tratta di essere il ‘meno peggio’ si tratta di far parlare i fatti, il lavoro e la passione. […] A 17 anni non ho nulla da invidiare a nessuno, forse sono il ‘meno peggio’ per chi guarda dall’alto ma da qui, dal mio cammino fatto di determinazione, so che il meglio deve ancora venire”.
Ho la sensazione che di Antonio ne sentiremo parlare ancora.