Antonio aggredito, deriso e derubato da una baby gang perché gay

21 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Antonio omofobia a Monza

Ennesimo caso di omofobia, questa volta la vittima è un quarantenne di Monza, Antonio, che da tempo è vittima di una baby gang che lo ha ripetutamente aggredito perché gay. Un gruppo composto da diversi minorenni (ma appoggiato da alcuni maggiorenni) ha iniziato a minacciare il 40enne, a dicembre alcuni di questi ragazzi l’hanno insultato per il suo orientamento, poi l’hanno minacciato, preso a schiaffi e alla fine gli hanno rubato la bicicletta. A gennaio la baby gang è tornata all’opera, con altre minacce, rivolte anche al compagno dell’uomo.

Antonio decide di denunciare la baby gang: le dichiarazioni al portale Prima Monza.

A inizio ottobre Antonio ha subito l’ennesimo episodio di omofobia e ha deciso di denunciare ai Carabinieri: “Ero nei pressi di una pizzeria di San Fruttuoso, attorno alle 21, quando questo gruppo di ragazzi ha cominciato a offendermi. Per paura mi sono rifugiato all’interno della pizzeria per una decina di minuti, ma loro erano fuori, come mi aspettassero. Appena sono uscito hanno ricominciato a offendermi. Ho cominciato ad allontanarmi e nel frattempo ho chiamato il numero di emergenza. Vedendo che chiamavo, si sono dispersi. Io ho cominciato ad inseguire uno di loro per cercare di farlo identificare, cosa che è avvenuta all’arrivo dei carabinieri, che si son messi poi a parlare anche col padre del ragazzino, arrivato nel frattempo. I carabinieri hanno cercato di calmare la situazione. Sono un gruppo di una ventina di ragazzi che conosco di vista. Stazionano sempre nell’area tra il McDonald’s e l’Esselunga di San Fruttuoso. Se uno di loro è da solo e mi incontra per strada, non succede niente, anzi magari mi saluta. Ma quando sono in branco tutto cambia. Ho anche paura che un giorno o l’altro possa magari spuntare fuori un coltello o altro“.

In realtà non c’è da stupirsi che tutto questo accada in un paese dove gli stessi politici che hanno applaudito e festeggiato per la bocciatura della legge contro l’omofobia, la settimana scorsa abbiano reso “reato universale” una pratica che può solo che generare nuove famiglie. Abbiamo una classe politica che si tappa gli occhi davanti all’odio e demonizza l’amore, quando questo non ha i colori che piacciono a loro. Le baby gang e le aggressioni sono solo il ramo, la radice di questo male è altra.

 

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