Andrea Romano (marito di Sara Manfuso) fuori dal Parlamento: la reazione di Sonia Bruganelli
26 Set 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Andrea Romano non è stato rieletto. La sconfitta del Partito Democratico alle ultime elezioni non ha permesso all’uomo di essere confermato in Parlamento che ha perso nel suo collegio. Il nome di Andrea Romano probabilmente non vi dirà niente, ma è il marito di Sara Manfuso, attuale concorrente del Grande Fratello Vip.
I due si sono sposati in gran segreto nel dicembre del 2020. Una cerimonia tenuta ben lontano dalla stampa e dai media perché in piena pandemia. “Io e Andrea di certo non avevamo qualcosa da nascondere, la nostra relazione è ben nota da tempo, ma era dicembre, il Paese era in lockdown. Abbiamo ritenuto che fosse più rispettoso non dirlo“; le sue parole al settimanale Oggi.
All’inizio del 2021 Andrea Romano e Sara Manfuso hanno anche subito un grave lutto: la morte del figlio di lui (avuto da precedente matrimonio) scomparso all’età di 24 anni in seguito ad un arresto cardiaco causato da una grave disabilità.
Ora il politico non è stato rieletto, ma questo la Manfuso ancora non lo sa. Sonia Bruganelli a tal proposito – commentando un tweet di Giuseppe Candela – ha così commentato la notizia:
Speriamo non la facciano uscire anche a lei 🤷♀️😅😅
— sonia bruganelli (@SBruganelli) September 26, 2022
E su un ipotetico ingresso di Andrea Romano nella casa del Grande Fratello Vip, ha risposto divertita:
Lo stavo per scrivere!!😂😂
— sonia bruganelli (@SBruganelli) September 26, 2022
Andrea Romano fuori dal Parlamento, il suo commento su Facebook
“Quando si perde, anche in politica, la responsabilità è sempre personale. E di fronte alla sconfitta nel collegio uninominale di Livorno e Piombino la responsabilità è prima di tutto mia […] Oggi voglio solo ringraziare gli elettori e le elettrici che mi hanno votato, quelli che hanno scelto Chiara Tenerini (a cui vanno i miei complimenti per l’elezione e i miei migliori auguri per la legislatura) e quelli che hanno optato per gli altri candidati. Perché l’esercizio della democrazia è un bene prezioso, che dobbiamo sempre rispettare e curare con la massima attenzione: per i nostri padri che lo hanno conquistato, per noi e per i nostri figli”.