Alfonso Signorini, il consiglio a Chiara Ferragni per uscire dalla crisi

17 Lug 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Alfonso Signorini Chiara Ferragni

L’AntiTrust l’ha multata per il Pandoro Balocco, lei – in accordo con AGCOM – ha fatto una donazione di un milione di euro per chiudere il caso delle Uova di Pasqua Dolci Preziosi, il suo negozio di Milano ha chiuso la saracinesca e pure alcuni suoi uffici sarebbero stati sgombrati. Un periodo lavorativamente parlando difficile per Chiara Ferragni. Alfonso Signorini, però, avrebbe un’idea per uscire da questa crisi.

Nell’ultimo numero del settimanale Chi, un lettore gli ha scritto: “Caro Alfonso, a Chiara Ferragni non ne va bene una. Il suo ex si diverte in giro, mentre lei paga le multe e chiude negozi e uffici. Se prendeun aereo di linea viene derisa perché una volta viaggiava su jet privati. Secondo lei cosa potrebbe fare per uscire da questo pasticcio? Il Grande Fratello?“; e Alfonso Signorini gli ha così risposto: “Sparire per qualche anno. Saluti!“.

Alfonso Signorini, il consiglio a Chiara Ferragni per uscire dalla crisi lavorativa (che è lo stesso che le ha dato Selvaggia Lucarelli)

Il modo per uscire da questa crisi reputazionale sarebbe quindi quello di “sparire per qualche anno”. Un consiglio simile (seppur non così drastico) che le ha dato anche Selvaggia Lucarelli.

“Se devo provare a tendere una mano a Chiara Ferragni le direi: goditi questi 20 milioni che avrai in banca, poi rilassati un attimo. Secondo me il punto è uno. Potrebbe permettersi in questo momento di rilassarsi, potrebbe prendersi una pausa dal mondo dei social e tornare quando questa tempesta mediatica è finita, perché non è ancora passata. Sono passati quasi otto mesi da quando tutto è scoppiato. Guardate che è tantissimo, perché di solito le famose sh1tstorm si consumano nell’arco di 48 ore. Questo è il tempo massimo di durata. Vuol dire che questa non è una normale tempesta, significa che i suoi follower che incidono sulla sua reputazione, si sono sentiti traditi nella fiducia. Qui non è come quando un’azienda inciampa su qualcosa di molto grave, ma poi cambia l’amministratore delegato e si rigenera nel giro di poco. Qui è una persona in carne ed ossa che si è identificata con il suo brand. Quando crei questo legame emotivo così profondo, li fai entrare in casa e li illudi di far parte della famiglia. Poi li tradisci, loro sentono che c’è stato un inganno da parte di un familiare”.

 

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