Alessandro Borghi è Rocco Siffredi: “Non ho usato protesi, si vede tutto”

18 Feb 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

alessandro borghi

Alessandro Borghi sarà Rocco Siffredi in una serie di Netflix e fra le pagine di Vanity Fair ha confessato che sì, tutto quello che vedremo on demand sarà vero e non c’è di mezzo nessuna protesi.

Questa non è la prima volta che l’attore mostra quel lato di sé, dato che lo ha fatto anche nella serie Suburra.

“Mostrarlo? Ce lo siamo chiesti, se fosse necessario: perché va bene non abusare delle scene più spinte, ma fare una serie su Siffredi e non vedere mai quello sarebbe sembrato che volessimo nascondere qualcosa. Se ho temuto il paragone con Rocco Siffredi? Mi sono sempre sentito a mio agio, il confronto ci sarà, a qualcuno farà ridere, a qualcuno interesserà. È una delle prime cose che avevo messo in conto. Sono serenissimo”.

Alessandro Borghi ha poi confessato di aver conosciuto Rocco Siffredi un paio di anni prima dell’inizio delle riprese, ma di aver approfondito la conoscenza proprio durante i giorni di set.

“Quando me lo hanno proposto la prima volta, tra me e me ho pensato che non fosse il posto giusto per fare questo tipo di operazione, l’Italia è un Paese iperbigotto. Il s3sso da noi è ancora un tabù, si può parlare di tutto ma non di quello. Io e Rocco ci eravamo conosciuti due anni prima delle riprese, poi quando doveva iniziare il set sono stato dieci giorni a Budapest, e più tardi anche a Ortona, dove torna solo per andare al cimitero dai suoi. Abbiamo parlato tantissimo. La storia di Rocco ha milioni di sfumature: è ironica, divertente ma anche tenera, nostalgica, drammatica”.

Alessandro Borghi: “Non mi sono mai innamorato di un uomo finora”

A domanda diretta “Scusi, parentesi sui baci: nell’estate del 2019 al Giffoni Festival lei ha detto: «Forse mi piacciono pure i maschi. Se bevo due vodka lemon di solito ci baciamo». Hanno scritto: coming out. Perché lo ha detto?“, Alessandro Borghi ha replicato:

“Per lanciare una provocazione. Ero sul palco con Giacomo Ferrara, con cui, in Suburra, c’era un amore non corrisposto. Mi hanno chiesto come mi fossi trovato a interpretare una storia omosessuale. Mi sono cadute le braccia: ho pensato “ancora di sta cosa stamo a parlà?” E ho rilanciato con la battuta della vodka, per normalizzare. Hanno recepito: Borghi fa coming out. Pace. Non mi sono mai innamorato di un uomo finora, ma provo un sentimento che è vicinissimo all’amore per molti uomini della mia vita. Se non ho mai avuto quell’attrazione s3ssuale, è solo perché non è successo, non perché mi sia imposto di non averla. Vivevo in un contesto dove il peggior insulto che potevi dire a uno era “fr0c10”, e nonostante fossi destinato a diventare s3ssista, geloso, omofobo sono l’opposto, la mia formazione me la sono fatta da solo, ogni volta ho imparato qualcosa, e continuo a farlo”.

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