LGBT
Alessandra Mussolini al Parlamento Europeo difende le famiglie omogenitoriali: presentato un emendamento
Anthony Festa 28/06/2023
Due settimane fa Alessandra Mussolini si è scagliata contro la decisione della Procura di Padova di impugnare gli atti di nascita di bambini figli di coppie omogenitoriali. Non solo parole, oggi l’europarlamentare è stata a Bruxelles dove ha presentato un emendamento (a sostegno anche dei figli di coppie omogenitoriali) alla relazione della commissione Libertà civili del Parlamento Europeo sui diritti fondamentali.
Alessandra #Mussolini presenta un emendamento al Parlamento Ue chiedendo che “gli Stati membri registrino gli atti di nascita indipendentemente dal modo in cui il figlio è nato e dal tipo di famiglia da cui proviene”. Il #M5S: “Sosterremo la proposta di Mussolini”@ultimora_pol pic.twitter.com/v3ONOdlfh6
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Alessandra Mussolini e il discorso a Bruxelles.
“L’utero non è diritto pubblico, è organo del nostro corpo e privato. Dato che i diritti dei minori sono “universali”, incluso quello al riconoscimento della filiazione, il Parlamento Europeo esorta gli Stati membri a registrare gli atti di nascita indipendentemente dal modo in cui il figlio è stato concepito o è nato e dal tipo di famiglia da cui proviene, sia esso figlio di un genitore unico, di una coppia di fatto, di una coppia sposata o di una coppia che ha contratto un’unione registrata, ivi compreso il figlio con due genitori dello stesso sess0 o adottato a livello nazionale in uno Stato membro da uno o due genitori.
Il diritto alla filiazione, allo status del bambino è un diritto universale, a prescindere dal nucleo familiare che lo genera. La famiglia non può incidere su un diritto individuale universale. L’Ue ha un ruolo fondamentale nell’armonizzare le leggi e le norme tra gli Stati membri e a stimolare al raggiungimento di sempre maggiori diritti civili, che sono individuali.
Non può diventare un fatto pubblico, è un fatto privato l’utero della donna non è diritto pubblico: è un organo nostro, privato, personale, del nostro corpo. – ha continuato Alessandra – Il diritto può solo lambire l’isola della famiglia, non possiamo inserirci troppo nel nucleo familiare. I bambini devono essere difesi da tutto e da tutti, a prescindere. Noi siamo in Europa e l’Ue funge da sprone e da stimolo”.