Alberto Matano fa coming out e confessa: “Io vittima di omofobia”
28 Ott 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Alberto Matano è sempre impeccabile, riservato, non fa mai un commento troppo personale sui casi che tratta ed è sempre controllato, eppure ieri ha mostrato una parte più personale al suo pubblico. A La Vita In Diretta hanno parlato di alcuni casi di discriminazione a sfondo omofobo e il giornalista ha fatto un delicato coming out. Prima di cambiare argomento in conduttore ha rivelato di essere stato vittima di omofobia da ragazzo.
“Devo dire che storie come queste mi fanno particolarmente male. Perché è successo anche a me quando ero adolescente, l’ho provato sulla mia pelle, quindi so cosa significa. E allora mi auguro che con il contributo di tutti, su un tema così importante, ci possa essere un supplemento di riflessione. Lo dobbiamo anche a quelle persone che abbiamo appena visto”.
Una dichiarazione che arriva a 24 ore dalla bocciatura del DDL Zan e dalle urla dei senatori di Lega e Fratelli d’Italia, che hanno fatto male un po’ a tutti noi (ma da certe gente cosa dovevamo aspettarci?!).
Alberto Matano ❤️ #lavitaindiretta #leggezan #ddlzan pic.twitter.com/ejdUPuEaGd
— Fabrizio Valerio (@frabiziovalerio) October 28, 2021
Onore ad un Alberto Matano commosso.
Credo che non sia stato facile dire alcune frasi davanti a milioni di spettatori.
Per fortuna fuori dal parlamento la vita è avanti molto più avanti.#ddlzan #LeggeZan #lavitaindiretta #DDLZanLeggeControOmofobia pic.twitter.com/Wpn3kMEvLT— Christian Lepore 💻🖥🎵📸 (@chrislep_) October 28, 2021
Silenziosissimo coming out di Alberto Matano che ammette di essere stato vittima di omofobia a #lavitaindiretta? #ddlzan
— GigiGx (@GigiGx) October 28, 2021
Alberto Matano: “Io non mi nascondo”.
Un anno fa una giornalista de Il Messaggero chiese a Fabio Canino se Alberto Matano fosse gay. Ovviamente il giudice di Ballando con le Stelle non rispose, ma il presentatore de La Vita In Diretta commentò l’accaduto.
“Devo ammettere che quando ho letto le domande fatte a Canino sul mio orientamento, da giornalista ho provato tanta vergogna e, come me, la maggior parte di chi l’ha letta. Il fatto è che io non amo categorie, etichette e diffido da chi mette timbri sugli altri. Un individuo va valutato in base all’operato, non al privato. Questo non significa che mi nascondo, non ho mai nascosto nulla. Quando e se ci sarà qualcosa di veramente importante sulla mia vita privata sarò il primo a condividerlo con tutti”.