Aggressori della coppia gay a Roma: “Pentiti ma non omofobi”

22 Lug 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Aggressori di Roma

I quattro ragazzi che nei giorni scorsi hanno picchiato una coppia gay sono finalmente stati individuati. Gli aggressori hanno deciso di “parlare” attraverso una nota pubblicata dal loro legale, l’avvocata Annamaria Altera. Secondo la donna i suoi assistiti sarebbero pentiti, ma non omofobi, avrebbero invece avuto una “reazione decisamente scomposta a provocazioni della coppia omosessuale”.

Una reazione scomposta? Ho letto bene? Questa secondo voi è una “reazione decisamente scomposta”?

Aggressori della coppia gay: adesso parla la loro legale.

“I quattro giovani sono consapevoli e pentiti per quanto accaduto, ma non sono mai stati animanti da intenti discriminatori o sentimenti omofobi. La lite è nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie.

Mai hanno proferito espressioni discriminatorie e/o omofobe; né sapevano che i due ragazzi fossero omosessuali. Occorre precisare che, sebbene la lite sia nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie, i quattro ragazzi sono consapevoli e pentiti di aver avuto una reazione decisamente scomposta e sproporzionata alle provocazioni dei due ragazzi omosessuali. Tuttavia, i quattro ragazzi in questione non sono disponibili ad essere additati quali responsabili di fatti diversi da quelli realmente accaduti, come pretestuosamente ed artatamente propinati da taluno. Questo è quanto spontaneamente riportato in data odierna dai quattro ragazzi alle autorità procedenti, alle quali hanno dichiarato la piena disponibilità ad essere sottoposti in qualsiasi momento ad interrogatorio, al fine di inquadrare esattamente la vicenda”.

Intanto anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha condannato l’aggressione: “Quanto si è visto nel video diffuso dall’Associazione Gay Center è inaccettabile: l’aggressione a una coppia gay avvenuta a Roma non è tollerabile e non rispecchia i valori inclusivi del nostro territorio. La Regione Lazio condanna con forza qualsiasi comportamento omofobo e si impegna attivamente a diffondere una cultura del rispetto“.

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